La luna artificiale non è bio

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Dopo anni di studi e ricerche ci siamo: la città cinese di Cengdu sta compiendo i primi passi ufficiali e concreti per avere una luna artificiale! Si tratta di dotarsi di un satellite che, rispecchiando la luce solare, produce un’illuminazione cittadina (maggiore di quella della luna piena di ben otto volte!)  che dovrebbe permettere di spegnere i lampioni. Se il progetto troverà i finanziamenti sarà realizzato nel 2020. Dovrebbe essere possibile regolare l’accensione da terra e nelle mire dei promotori oltre al risparmio energetico c’è anche quello del richiamo turistico dato che portà essere visto da terra in un raggio tra i 10 e gli 80 chilometri. Insomma dietro all’idea vi è come sempre soprattutto una motivazione economica. Denaro, cosa non si fa per te?

Per il vil denaro è davvero possibile che l’ecologia di un vasto territorio possa essere disturbata  senza che nessuno possa sollevare problemi, riflessioni, discussioni?

La luna, quella vera, per la vita di questo nostro pianeta, rappresenta una calendario celeste. Ovviamente il riposo notturno di tutti gli esseri viene influenzato dalla luna. Ma moltissime altre cose subiscono gli effetti delle fasi lunari  dalle maree, al ciclo mestruale delle donne e molto, molto altro. Molto altro di cui forse non siamo nemmeno a conoscenza perchè la nostra scienza non ha ancora indagato tutto. Infatti la vita che si è evoluta sulla terra non ha mai fatto a meno dell’influenza lunare. Tutto ciò che vive, che è bio, si è adattato alla presenza della luna e ne ha tratto giovamento. Riesco ad immaginare che solo alcuni esseri che si sono adattati a vivere nelle grotte o negli abissi marini, là dove non arriva nemmeno la luce solare, possono vivere senza la luna e le sue fasi.

Un sovvertimento ecologico di così grande portata dovrebbe essere ponderato molto di più. Oppure si pensa di attuarlo per verificare in un enorme esperimento scientifico che effetti si produrranno sugli esseri viventi, umani compresi? A Chengdu tutto e tutti saranno trasformati in cavie inconsapevoli?

In Cina bastano pochi politici locali e pochi scienziati per mettere in discussione il ritmo circadiano di miliardi di esseri viventi? Laggiù l’umanità è divenuta ormai così poco umile da ritenere di potersi svincolare dal proprio ecosistema così  grandemente solo col lancio di un satellite?

Pensiamo, per assurdo, se dal 2020 dovesse innescarsi una corsa mondiale al satellite “luna artificiale”, cosa accadrebbe ? Forse sarebbe l’inizio di un disastro ecologico planetario: sic!

A questo punto dell’evoluzione della nostra specie si sente l’esigenza di un rinsavimento collettivo. Come minimo almeno di una riflessione condivisa.

Sarebbe bello che vi fosse un ambito internazionale, riconosciuto da tutti i popoli, in cui discutere democraticamente se certe iniziative scientifiche possano/debbano essere ricercate e realizzate effettivamente. Forse dare vita ad una specie di Onu degli scienziati sarebbe utile per supportare i politici di tutto il mondo.

Certo l’Onu politica non ha mai brillato per efficienza e si sta dimostrando un’utopia mal concepita. L’umanità però è arrivata ad un punto tale che necessita di maggiore consapevolezza e riflessione collettiva.