Italia sismica

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La cartine qui sopra pubblicate rapprsentano gli aspetti fondamentali dell’Italia geologica. Sarebbe bello se fossero appese in tutti i comuni nella stanza dei sidaci così come viene esposta l’immagine del Presidente della Repubblica in carica. Andrebbero esposte anche nelle scuole e nelle sedi delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco e della Protezione civile.

Da queste andrebbe poi ricavato il profilo sismico dettagliato del territorio provinciale/comunale affinchè le amministrazioni potessero aver ben chiara la sismicità del proprio territorio e prendere opportuni provvedimenti quando dovessero redigere il Piano Regolatore.

Le cartine da sole non bastano. L’Italia è piena di laureati in geologia che difficilmente riescono a lavorare nel campo in cui hanno studiato. Sarebbe bello che le amministrazioni potessero usufruirne nell’ambito di un percorso educativo nazionale volto a spiegare i contenuti di dette cartine ad ogni nuovo cambio di amministrazione. Una sorta di corso di aggiornamente come quelli che organizza il Provveditorato gli Studi rivolto oltre che alle scuole anche agli amministratori e a tutti coloro che si devono occupare di prevenzione e soccorso in caso di sisma.

Sarebbe bello anche che le scuole, almeno quelle medie, avessero un programma che prevede lo studio della geologia assieme alla geografia.

Tutto questo percorso informativo ed educativo andrebbe abbinato ad esercitazioni antisismiche così come avviene in un Giappone, un paese che per sismicità assomiglia all’Italia.

Certo tutto questo sarebbe necessario, ma non sarebbe sufficiente a evitare disastri anche perchè il nostro paese è un susseguirsi di centri storici costruiti in epoca medioevale che occorrerebbe rendere più sicuri con enormi attività di rafforzamento edilizio. Sarebbe bello avere le risorse e le capacità tecniche per intervenire anche su questo fronte, ma le difficoltà sarebbero tantissime.

Le cartine e l’educazione invece sarebbero utilissime per intervenire sul nuovo e per dare consapevolezza a chi di dovere della serietà della questione. Forse le scuole nuove, gli ospedali nuovi, gli edifici pubblici nuovi, i ponti ecc. verrebbero realizzati con più discernimento. In Giappone, quando vi è una scossa tellurica, almeno quello che è stato costruito recentemente resiste e non crolla. Sarebbe bello poter dire altrettanto dell’edilizia italiana.

Come un seme

Perché scrivere queste pagine? Perché condividere alcune mie idee su internet?

Spesso mi domando se sia una buona cosa. In realtà non mi aspetto molto da questa scelta.

Sono fatalista: queste pagine di idee, per me, sono come fogli inseriti in una bottiglia da un naufrago. Chissà se approderanno da qualche parte?

Oggi siamo tutti un po’ soli come naufraghi. Infatti è sempre più difficile (se si esclude il web) riuscire ad instaurare un dialogo vero con qualcuno. Non si ha mai tempo. Anche se si inizia una buona conversazione con una persona, si viene subito interrotti da mille cose che premono: il telefonino, il pc, le questioni concrete e contingenti di lavoro ecc. Così finisce che non ci proviamo nemmeno più ad iniziare delle belle conversazioni. La televisione poi ci ha incoraggiato a trasformare i dialoghi o in monologhi, o in risse verbali.

Invece mi ricordo di quando, con mia nonna, facevo visita alle sue amiche, all’ora del tè. Ebbene, allora io ero piccola, ma passavo un’ora e più ad ascoltarle conversare di tutto un po’, anche di attualità e politica e non era una cosa noiosa perché le arzille vecchiette erano anche argute.

Sul web per dialogare, quindi, con alcune idee per vari spunti di conversazione. Sperando di essere arguta.

Sarebbe bello se ogni pagina del blog fosse come un seme che si lancia al vento. Se il destino vorrà cadrà su terreno fertile e germoglierà. Se invece cadrà su terreno arido seccherà. Se finirà in acqua sarà travolto dalla corrente. Chi vivrà vedrà…

Esame di maturità

Quando feci, circa 40 anni fa, l’esame di maturità scientifica, mi ricordo che i professori ci dicevano che sarebbero stati valutati meglio gli studenti che si fossero dimostrati più abili nel fare dei collegamenti fra le varie materie. Chissà se è ancora valido questo criterio?

Oggi il mondo della ricerca è andato sempre più specializzandosi. Difficilmente un fisico si interessa di storia, oppure un chimico di medicina. E’ sempre più difficile riuscire a fare dei collegamenti logici tra i vari ambiti del sapere umano.

Questo comporta un impoverimento generale della nostra capacità di ragionamento.

Da quanto tempo siamo in questa situazione?

Ricordo con quanto stupore e divertimento appresi che ormai il significato di meditare era stato associato alla respirazione yoga. Meditare voleva dire svuotare la mente con la tecnica del concentrarsi solo sulla propria respirazione.

E io che credevo che meditare fosse un sinonimo di ragionare… Come ero antiquata…!

Questo sito vuole essere all’antica: cioè vuole provare a ragionare facendo a volte anche dei collegamenti fra varie materie apparentemente lontane fra loro. Forse così, in alcuni casi, i miei ragionamenti appariranno fantasiosi e perciò azzardati. Ma che male vi faccio se la mia fantasia è vivace?

Sarebbe bello se meditare, ragionare e riflettere ritornassero ad essere sinonimi. Sarebbe bello se gli studiosi coltivassero curiosità e fantasia anche per le scoperte dei colleghi…

Sarebbe bello se…

Sarebbe bello se… è il sottotitolo del blog buonsensobio. Perché?

Perché buon senso bio c’è quando si vuole essere creativi e propositivi. Questo blog ama i commenti che lo sono. Anche quelli leggeri e spiritosi. Invece non considera quelli che sono aggressivi, polemici e distruttivi. Perché?

Distruggere è facile: lo possono fare tutti in un attimo con le azioni o con poche parole, essere creativi  è molto, molto, più difficile e laborioso!

Le madri generano e crescono i figli così com chi coltiva rose sa che ci saranno boccioli che fioriscono ma anche spine.
Le madri generano e crescono i figli così come chi coltiva rose sa che ci saranno boccioli che fioriscono ma anche spine. Così è nutrire la vita.

Infatti creare la vita, nutrila e farla crescere, per una donna è un lavoro lunghissimo che comincia dai 9 mesi della gravidanza e, a ben guardare, non termina mai nemmeno quando i figlioli sono cresciuti. Invece basta poco per distruggere la vita: un attimo di disattenzione, un’azione violenta improvvisa, una frase da bullo… Tutto il lavoro di una donna sia di cura sia di attenzione per far crescere degli individui sani ed equilibrati può essere distrutto in un minuto.

Sarebbe bello se prima di agire in modo aggressivo pensassimo a tutto il lavoro, l’amore e alla fatica educativa e di cura della madre che ha creato quella persona.

Sarebbe bello se aggredire una vita fosse considerato come un atto di distruzione del lavoro lunghissimo di una donna; così come accadrebbe nel momento in cui venisse aggredito il lavoro lunghissimo di un uomo: ad esempio la Cappella Sistina di Michelangelo o la Gioconda di Leonardo.

Questo sempre. Sia quando la persona ci assomiglia e la pensa come noi, sia quando invece è lontanissima dal nostro modo di essere e di pensare.

Le madonne del latte

In Brianza, nel varesotto e nel Canton Ticino, ci sono moltissime chiese che hanno al loro interno raffigurazioni della Madonna mentre sta allattando il Bambin Gesù. Alcune di esse sono anche considerate miracolose. Poiché le madonne del latte simboleggiano il nutrimento e la misericordia divina e poiché siamo nell’Anno Santo dedicato alla Misericordia, voglio iniziare questo blog proprio da qui: dalla Madonna del latte di Ardena (Va) che, quando la porta della chiesa è aperta, sembra guardi qui giù, qui proprio me che sto scrivendo il blog e speriamo che mi ispiri saggi pensieri…madonna del latte

Sarebbe bello se il nutrire la vita e l’essere misericordiosi l’un l’altro fossero considerati centrali nella vita di ognuno di noi. 

Cosa sarebbe un mondo dove le donne non partorissero più e non allattassero più, cioè non nutrissero più quotidianamente la vita? Cosa sarebbe la terra senza la  biosfera? L’umanità ha ricevuto in dono la creazione: ha un intelletto capace di discernimento e un cuore sufficienti a capire che senza un operato di continuo e consapevole nutrimento della vita sia umana sia naturale tutto sparirebbe.

Ecco perché occorre dotarsi di BUON SENSO BIO